Nell’ aula-bunker nessuno conferma ufficialmente l’ indiscrezione, ma il servizio nazionale della Criminalpol sta già realizzando un “ponte aereo” con gli Stati Uniti. A Corleone si è conclusa positivamente la protesta dei lavoratori del C.I.D.M.A., il centro internazionale di documentazione antimafia. Insomma, mi chiedo, esiste in questo paese la possibilità di un sussulto demcratico, che individui un circuito di responsabilità non solo penali, ma anche politiche, amministrative e, soprattutto, morali? «Antonio era un ragazzo educato. Su questa ultima richiesta il presidente della Corte si è riservato di decidere. Guerra aerea. Maxiprocesso Il Maxiprocesso di Palermo. C’erano difficoltà oggettive dovute al numero grande di imputati e alla complessità dell’istruttoria. Fatecelo sapere perchè non avete mantenuto quelle promesse, spiegateci chi era fisicamente che doveva concedere al generale quei poteri”. di Attilio Bolzoni. Rimangono ancora oggi latitanti 76 imputati del processone. Infine le assoluzioni. Intanto Cosa Nostra cercò di riprendersi, si riorganizzò e nel 1992 commise i più famosi attentati: con la strage di Capaci e di via Giovanni Falcone: la biografia e la strage di Capaci Il 23 maggio 1992 perdeva la vita Giovanni Falcone nella strage di Capaci, ucciso insieme alla moglie, Francesca Morvillo, e alla scorta.Dietro l'attentato, Cosa Nostra: Falcone, come saprete, era, insieme a Paolo Borsellino, uno dei membri più conosciuti del pool antimafia che cercava di combattere la mafia in Sicilia … maxi processo Maxi processo Conto Mazzini si svolgerà nella sala grande del Palace Hotel (lago Wazzapamani) 14 maggio 2015. Rosario Riccobono. A sedici anni cominciai a frequentare il tiro a volo. E poi ci sono i pentiti… i cosiddetti pentiti o confidenti. L’ avvocato di Calò preannuncia che chiederà i “termini a difesa”, cioè una sospensione del processo per poter concertare col suo assistito la linea difensiva. Era la stagione di sangue della mafia, caratterizzata da una escalation di violenza, un morto dietro l’ altro ad ogni angolo di strada. C’ è una lunga pausa durante la quale la Cancelleria identifica gli imputati liberi presenti. E che, non avendo patente di guida â ha confessato â veniva utilizzato solo per omicidi in zona. 119 imputati. In carcere s’ è pentito, ha accusato i Vernengo, una famiglia ben nota alle cronache palermitane, e altri personaggi della zona di Corso dei Mille. Da stasera su Rai Storia alle 21.10 va in onda “Maxi. La mafia siciliana, chiamata anche Cosa nostra, è un’organizzazione criminale nata in Sicilia nel corso dell’Ottocento. E stato attaccato ed è stato dato un colpo duro in un punto alto di questo sistema. Satraf. Come sono andate le cose avvocato Galasso? Io ritengo che possa essere utile. La tesi degli avvocati dei boss: nessun delitto è attribuibile ad un imputato senza una prova della sua partecipazione e di un suo “concorso”. Gli altri difensori minacciano eccezioni. Per l’ avvocato sono tutti “testimoni fondamentali” per ricostruire quel “contesto politico” in cui fu “moralmente autorizzata” la “eliminazione del generale prefetto e della signora Emanuela Setti Carraro”. Un incontro fra tutti i giudici del distretto che ha congelato le proposte dell’ ala dura degli avvocati, quelli schierati per la proclamazione di uno sciopero. Contenuto trovato all'interno – Pagina 746... a carico di 131 persone il troncone investigativo fiorito 5 anni prima per gemmazione da un altro maxi-processo. ... cui il ricorso ecceda le 10 pagine il ricorrente dovrà presentare un breve riassunto dello stesso») e dal Consiglio ... Sono diventati famosi come i gemelli del gol del Torino, Pulici e Graziani. Chiude l’ elenco Giovanna Aietta, una giornalista del “Manifesto”. Un incontro con i penalisti di Palermo per capire gli orientamenti difensivi e raccogliere gli umori alla vigilia del grande scontro in aula. Scatta improvvisa quando la sua difesa culmina con queste parole: “Signor presidente, tutte volgari infamie… Io non ho mai conosciuto il “papa” Michele Greco”. ROMA Il ministro Andreotti mente, ne sono convinto. Poi sferra un altro attacco. Degli imputati del delitto Giaccone, Signorino parlerà oggi e domani, quando l’ elenco alfabetico proseguirà . Ho chiesto al Presidente Giordano di far parlare Andreotti su questo punto, racconta Galsso ma il ministro ha detto che non aveva intenzione di rispondere. Nato a Roma il 14 gennaio 1919, chi era Giulio Andreotti ce lo dice la sua biografia con riassunto della vita e morte, moglie e figli, questione meridionale e frasi famose del … Fioccano le richieste di condanna e di assoluzione. I penalisti aspettano le conclusioni di un’ assemblea dei magistrati. Non è mai stato interrogato. Il primo lamenta una compressione dei diritti della difesa: Lei, signor presidente, non ammette mai le mie domande ai testi e lo fa senza alcun valido motivo. Eâ lâora della soddisfazione ma anche della cautela per Falcone e per il pool che ha istruito un procedimento che ha retto alla durissima battaglia del dibattimento nellâaula bunker. L’ avvocato della famiglia Setti Carraro ripercorre in un discorso tredici cartelle dattiloscritte dei cento terribili giorni di Carlo Alberto Dalla Chiesa a Palermo. Nel corso degli anni ’70, era diffusa, sia tra le autorità investigative che all’interno del mondo accademico, la tendenza a considerare l’attività mafiosa come un comportamento sociale derivabile da un “innato carattere siciliano”. Solo che, mentre il presidente Giordano procedeva pazientemente alla costituzione delle parti, cioè all’ appello degli imputati, alla verifica dei loro difensori e, se necessario, alla nomina di avvocati d’ ufficio per chi ne era sprovvisto, ha chiesto e ottenuto la parola l’ unico pentito presente. E tra essi il gran capo di Buscetta, «don» Tano Badalamenti. Pressochè identica la situazione di Contorno. Non pretendiamo soltanto la verità scritta sulle pagine della sentenza, ma anche la giustizia”. Il primo dovrebbe anche spiegare la frase: Siamo di fronte a un terrorismo politico che è il braccio armato di un potere reazionario che in Sicilia c’ è ed opera dentro e fuori dalle istituzioni. «Dalla polizia non lo avevo mai saputo. Alla fine attorno al collo di Rugnetta fu messo un cappio e il suo cadavere fu fatto ritrovare davanti ad una caserma della Guardia di Finanza. Il Maxiprocesso: un processo-Monstre L’ordinanza-sentenza che porta alla sbarra gli uomini di Cosa Nostra reca l’intestazione: “Abbate Giovanni + 706”. In serata, al termine di una lunga camera di consiglio i giudici hanno deciso che Gaetano Badalamenti e altri 13 imputati saranno processati a parte. «Se lo fosse meritato… Ma era buono mio figlio. La famiglia mafiosa dei Tonnara dopo il Maxi Processo è stata completamente smantellata. Però, precisiamo, le udienze che si svolgono nel Palazzo di Giustizia, non quelle di questo processo nell’aulabunker. Caso mai, è un problema politico, non processuale. E un attimo dopo i difensori del penalista chiedono la presenza nell’ aula di un nuovo teste: il giudice Falcone. Alfonso Giordano, ieri ha fatto per esempio leggere in aula tutto l’interminabile appello alfabetico dei 468 imputati residui dei 474 originari: in nottata, per un’ordinanza della corte, dopo le prime 14 ore, avevano lasciato infatti il processo (allo scopo di evitare prossime possibili «nullità ») 6 imputati detenuti tra l’America e l’Egitto. Ma se altri pentiti, di ben altro calibro, avessero deciso di seguire la strada indicata da Di Marco? Gli obiettivi sono belli e ambiziosi: far nascere "un’area geografica dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni possano stipulare un patto formale per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo, basato cioè su filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio e … Invece l’ immagine che esce da questa deposizione è di uno Stato arrogante, omertoso. La talpa sarebbe, per Salvatore Chiaracane, la signora Antonella Leo. Gli ergastoli sono stati 19., Quasi un centinaio, invece, le assoluzioni, tra cui quella di Luciano Liggio. Tutti concordano su un punto e non lo nascondono: avrebbero preferito dieci processi con quaranta imputati piuttosto che uno solo con 400. Falcone portò al Ministero non solo la sua grande conoscenza delle questioni di criminalità organizzata, ma anche uno spirito nuovo. Come altrettanto fisiologiche le lievi riduzioni di pena. Processo civile, che significa però una cosa notevole. Il maxiprocesso di Palermo è il nome con cui è ricordato il processo penale iniziato il 10 febbraio 1986 e terminato il 16 dicembre 1987 a Palermo, tenuto nell’aula bunker dai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone contro “Cosa nostra”, la mafia siciliana. Strozzato con un legaccio che gira attorno al collo, e poi alle mani, ai piedi. Attraverso i suoi occhi assistiamo al racconto di una pagina cruciale della storia della nostra Repubblica. PALERMO – «Come ha detto: ‘Buscetta’? Assenti tutti i grandi pentiti. Prima di scatenare la bagarre sui “testimoni fondamentali”, l’ avvocato Grimaldi aveva anche chiesto alla Corte di Assise di ascoltare un testimone oculare del massacro di Via Isidoro Carini. Maxiprocesso di Palermo contro “cosa nostra” con 468 imputati. Senza iattanza. Basti ricordare che nessuna delle mie domande al ministro Rognoni, a proposito dei pentiti è stata accolta. Gli esce solo un filo di voce: “Tutto questo è completamente falso”. A sorpresa il presidente della Corte gli chiede: “Lei, che ha visto, come sostiene per ragioni di lavoro, il suo cliente Marchese Filippo durante la latitanza, saprebbe descrivercelo?…”. E’ elegante, sicuro, pronto a sferrare il suo attacco. A seguire il loro esempio, un’altra ventina di mafiosi, tutti trattati con mano leggera dalla Corte. Bernardo Provenzano. E per senso di responsabilità siamo invece presenti qui, per consentire almeno l’abbrivio di questo procedimento». Mi dovrebbero ringraziare, perchè permetto loro di offrire una spiegazione. Traina: Intendevo dire che io, per carattere, per temperamento, le intimidazioni le subisco, non le faccio. Carta & Cartiere è la rivista italiana dedicata al settore dell’Industria Cartaria. In attesa del polo del lusso tiene banco il polo del processo. Sulla cancelliera che lo accusa. Contenuto trovato all'interno – Pagina 181... nell'archivio della chiesa ( busta E , fascicolo 26 segnato “ 1581-1583 , processo della Giesa de Sancto Apostolo ... scritta in margine al documento anche da un riassunto dello stesso riportato nella mariegola della scuola a carta ... Articolo da La Repubblica del 15 Marzo 1986, ‘CHIAMO FALCONE A TESTIMONE’ Giovanni Natoli, il legale di Giuseppe Spinoni (ricordate il falso supertestimone del caso Dalla Chiesa? Tutti imputati però che devono rispondere anche di altri reati. Una corrispondenza durata ventisei anni tra un ergastolano e il suo giudice. “Abbate Giovanni?”, chiede il presidente. Quello che si apre quel giorno è un processo senza precedenti in Sicilia, in Italia, in Europa. «Senza Paolo», ricorda Ignazio De Francisci, uno dei nuovi membri del pool, «si accentuò la distanza tra noi e Falcone. Nella prima metà del Novecento estende la sua attività illecita dal suo luogo d’origine al resto d’Italia, agli Stati Uniti e al Canada. E Sinagra dice che quell’8 settembre vi fu un delitto mafioso di quelli piccoli, ma significativi. Articolo da La Repubblica del 28 Febbraio 1986, ‘ASCOLTIAMO QUI NEL BUNKER ANDREOTTI, FORMICA, SPADOLINI’ Pesante verdetto (7 anni) per Ignazio salvo. Ecco che cosa scrivono i magistrati nell’ ordinanza di rinvio a giudizio: “Il Chiaracane con tali incontri mostrava di essere un prezioso “consigliere” del capofamiglia, il quale, guarda caso, lo convocava proprio nei luoghi dove si dilettava a strangolare le sue sfortunate vittime”. Fu la più lunga camera di consiglio che la storia giudiziaria ricordi: 35 giorni, durante i quali la Corte visse totalmente isolata dal mondo, lavorando a tempo pieno su una sentenza che â in un senso o nellâaltro â avrebbe segnato la storia della lotta alla mafia. Contenuto trovato all'interno – Pagina 178... denuncia di matrimonio: publicación de matrimonio; Estratto per riassunto di atto di matrimonio: extracto en resumen de Acta de Matrimonio, Certificado de Matrimonio; ... Maxi-processo: proceso penal con alto número de imputados. E poi, finalmente, «si è innestato», ma soltanto verso le 13, «il processo civile», ha spiegato il presidente in gergo. Ieri il giudice Ayala ha addebitato a Vernengo e ad altri esponenti di Cosa nostra la responsabilità dell’ omicidio di Antonino Rugnetta, avvenuto nel 1981 nella camera della morte di piazza Sant’ Erasmo. Occorre dire subito che i magistrati che hanno istruito questo «maxiprocesso», quelli che hanno sostenuto, in aula, l’accusa e quelli che sono stati chiamati a giudicare, hanno dimostrato notevole professionalità , coraggio e fermezza. In onda lunedì sera su Rai 3 uno speciale sull’inchiesta della Procura di Catanzaro. Il maxi-processo avrà luogo nell’aula del carcere delle Vallette per diverse ragioni: per la sua capienza dato che il numero di partecipanti a ogni udienza è … Salvatore Chiaracane, Totò per gli amici di Corso dei Mille, avvocato, una grande preparazione giuridica si difende sicuro al centro dell’ aula-bunker. 474 rinviati a giudizio per appartenenza all'organizzazione mafiosa di Cosa Nostra, 360 condanne in primo grado per un totale di 2665 anni di reclusione. Le probabilità di uno sciopero comunque aumentano: il consiglio dell’ ordine forense ha convocato per lunedì mattina una nuova assemblea e i rappresentanti dell’ ala dura sono decisi a tornare alla carica. Il dibattimento riprenderà martedì e la Corte prenderà le sue decisioni in settimana. Ma che non fece alcun cenno a quei rapporti. La difesa scatterà anche su questo fronte. L’ assoluzione per insufficienza di prove a proposito di questi reati si impone, secondo il Pm, per Leonardo Greco, Ignazio Motisi, Andrea Di Carlo, Salvatore Greco e Giovanni Scaduto, la formula piena (non aver commesso il fatto) per Pietro Vernengo che in quel periodo si trovava in carcere. Come mai? Questi nomi delle persone colpite dalla massima pena per delitti gravissimi. Pensa che verrà assolto? L’ iniziativa è caduta nel vuoto. ... Strage di Capaci: riassunto dell'attentato del 23 Maggio 1992 e la morte del giudice Giovanni Falcone. con documenti filmati di alcuni dei passaggi più significativi di quello storico processo, le deposizioni degli imputati, i commenti e le interviste ai suoi protagonisti, giudici e magistrati impegnati nella lotta alla criminalità e al rispetto della legalità. Arrestato nel 1993 dopo 24 anni di latitanza, era ancora considerato dalla Dia il capo … 56 FOCUS: Caro estortore 57 1992, l'anno delle stragi 58 Capaci 58 Via d'Amelio 60 Totò Riina: il terrorismo mafioso 62 E ricostruisce una fuga di notizie sui quotidiani locali. Trasporti Fiduciari. Perché è chiamato il papa? Nell’ aula-bunker sembra quasi di assistere ad un faccia a faccia, un confronto con i suoi accusatori. Una richiesta per rogatoria avanzata dai giudici di Palermo non ha infatti mai ricevuto risposta ufficiale. Partendo da questa consapevolezza, il libro ricostruisce centosessant’anni di storia della mafia. Parla della mafia siciliana e insieme della sua figlia legittima, la mafia americana. Sono presenti 210 imputati e anche molti pentiti. 29-10-21, 19:16 #921 fortezzadigitale Visualizza Profilo Visualizza Messaggi Forum View Blog Entries Visualizza Articoli Member Data Registrazion Giuseppe Lucchese. Il maxiprocesso venticinque anni dopo è il titolo del libro appena pubblicato da Bonanno Editore e scritto da un autore dâeccezione: Alfonso Giordano, il magistrato che è stato il presidente del primo, storico, maxiprocesso alla mafia, iniziato a Palermo nel febbraio del 1986 e terminato nel dicembre dellâanno successivo. Il Pool antimafia di Palermo venne sciolto qualche anno dopo, nel 1988, a seguito di diversi tentativi di indebolimento. Ma è meglio fermarci qui e non parlarne più. Maxi processo “Infinito”: la sentenza dell’abbreviato e il nostro territorio. In un fumetto, in questo caso diventerebbe un supereroe. Salvatore Greco, le «belve», nel caso di Bernardo Provenzano e Salvatore Riina, il «super killer», nel caso di Pino Greco, il «cassiere, dellia mafia nel caso di Pippo Calò, «il terrorista», nel caso di Rosario Riccobono, il «sanguinario», nel caso di Filippo Marchese, per ricordare solo nomi più sinistri, non rappresentano più gli ingiuriosi soprannomi scelti da pentiti o giornalisti persecutori, ma, in buona sostanza, il tratto distintivo vero dei protagonisti di una vicenda orrendamente «granguignolesca» costata troppi lutti. costruita la grande aula bunker dove si svolse tra il 1986-87 il maxi processo a «Cosa Nostra» la mafia siciliana. Il colore dei capelli? E cosi incaprettarono Antonio. Bisognerebbe chiederlo a qualcun altro. In una c’ è Luciano Liggio, da solo; in un’ altra, Pippo Calò, in compagnia di un secondo detenuto. LibriVox is a hope, an experiment, and a question: can the net harness a bunch of volunteers to help bring books in the public domain to life through podcasting? Ad accusarlo è solo Buscetta. Un paio di ore di botta e risposta con l’ imputato che fissa negli occhi il presidente della Corte. E le loro dichiarazioni devono essere ancora controllate”. Racconta storie, ricorda nomi e luoghi, spiega incontri e circostanze. Ma il penalista non si scompone e ripete: “Infamie, infamie… Un attentato alla mia dignità ”. Eternit dal nome della multinazionale il processo amianto.L'Avv.Ezio Bonanni ne é stato uno dei suoi protagonisti. “Mi meraviglio”, replica il boss dalla gabbia numero 23 “che la legge imponga questo perchè la stampa e illustri giuristi dicono il contrario”. E voglio questi governanti che vengano a spiegarsi qui… Loro escono male molto male dall’ ordinanza. Al Grande Processo ai 466 di Cosa Nostra siamo alla seconda giornata dedicata alla requisitoria del pm Domenico Signorino e si comincia con i grandi numeri: 25 le posizioni esaminate, 4 i proscioglimenti sollecitati, 181 e mezzo gli anni di carcere richiesti, 420 i milioni di multa proposti in aggiunta. Al processo si è arrivati con l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Ilaria Calò, che ha portato nel luglio 2020 alla maxi operazione ‘Affari di Famiglia’, eseguita dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile. Se così non fosse, sin da ora, mi impegno a rinunciare all’ istanza stessa nei confronti di chi ritenesse giovarsi della sopraindicata prerogativa che consente a certi testi di rendere la deposizione nella sede da essi indicata…”. 14-06-14, 06:50 #31 franzl-2 Visualizza Profilo Visualizza Messaggi Forum View Blog Entries Visualizza Articoli Member Data Registrazione Nov 201 La mossa di Martelli va a segno. Aprì una porta e vidi una stanza con gli scaffali fino al soffitto: quattro pareti pi Perciò, niente lettura dell’ ordinanza e trasmissione del verbale d’ udienza al pubblico ministero nell’ eventualità che intenda procedere per abbandono di difesa. Chiede accertamenti, nuove indagini, verifiche su tutto quello che raccontano i suoi accusatori. I movimenti ambientalisti, tra cui i Fridays for Future, … di Franco Coppola. Così son dovuto tornare all’ attacco e sollecitare una seconda incriminazione per reticenza. Scopriamo le Anticipazioni delle Soap Rai - Il Paradiso delle Signore e Un Posto al Sole - per le Puntate che vedremo in giornata. L’evento giudiziario con il quale lo Stato apre una nuova fase della lotta alla criminalità organizzata in Sicilia. Presidente: «Nelle aule grigie». Costoro sono trentotto e siedono in un settore alla sinistra del pretorio. Non è così. Lunedì sera è andato in onda su Rai 3 “Processo alla ‘Ndrangheta”, uno speciale di “Presa Diretta” condotto da Riccardo Iacona incentrato sul “Maxi processo” alla criminalità organizzata calabrese: Rinascita-Scott. Dei 23 imputati per omicidio, a parte i 19 ergastoli, 4 imputati vengono condannati a pene leggermente inferiori. Contenuto trovato all'interno – Pagina 2932,18,1 , di cui è evidente il radicale mutamento in C. 3,1,985 , che vuol essere un riassunto 8 del testo ... CONSTANTINUS A. AD MAXI- IMP . ... 86 Cfr . U. ZILLETTI , Studi sul processo civile giustinianeo , Milano 1965 , 177 ss . Recensione accurata con riassunto, ... l’11 febbraio 1986 inizia il maxiprocesso. You may be seeing this page because you used the Back button while browsing a secure web site or application. C’erano grandi nomi in questo processo di Palermo. L’ elenco parte da Abbate Giovani, quello che ha dato il nome al maxiprocesso. Entrambi in questi anni avevano subito lo sterminio dei propri nuclei familiari prima di arrendersi all’evidenza e decidere di rivolgersi allo Stato. Ma attenzione: la situazione, in Sicilia e nel paese, è tale per cui è pensabile che il sistema mafioso si possa ricomporre. E i fatti raccontati dal presidente Giordano sono tanti e circostanziati, alcuni dei quali â câè da immaginare â in grado di suscitare dibattito fra quanti del maxiprocesso conoscono esclusivamente le âlinee generaliâ. Una autodifesa esemplare. PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI: RIASSUNTO DEL LIBRO DI LUIGI GARLANDO. Tangentopoli. 3) Nella pubblica opinione ci sono segni di sfiducia preoccupanti. Lei si ritiene un perseguitato? Era andato a Prata, in una residenza di campagna vicino ad Avellino, poi qualche giorno in Calabria con sua moglie, quindi era stato a Catania, ospite di amici. Film-documentario di Marco Turco dal libro di Alexander Stille, il racconto della lotta alla mafia, il sacrificio di Falcone e Borsellino, il maxiprocesso. Sappiamo che i «pentiti» effettivamente non erano tali, dato che non avevano maturato nella loro coscienza un rifiuto del modo d’essere e di agire della mafia. Lo accusano di non essere soltanto l’ avvocato ma un organico alla cosca di Corso dei Mille. LIBRI: âIl maxiprocesso venticinque anni dopoâ EFFETI Srl Menu. L’ ordinanza si apre e si chiude con un atto di accusa che non è certamente aria fritta”. L’evento giudiziario con il quale lo Stato apre una nuova fase della lotta alla criminalità organizzata in Sicilia. PALERMO Un anno e un mese dopo l’ apertura delle porte blindate del bunker il maxi-processo a Cosa nostra ha superato il primo traguardo: chiusa l’ istruttoria dibattimentale la parola passa agli avvocati di parte civile. Su queste dichiarazioni si sono basati i PM di Palermo e Caltanissetta nel 2009, dopo aver raccolto le parole di Massimo Ciancimino. Galasso insiste, rammenta la deposizione resa dal figlio del generale sotto giuramento a proposito degli amici di Andreotti in Sicilia, fa notare la difformità tra quelle parole, il diario di Dalla Chiesa e quanto affermato dal ministro.
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maxi processo riassunto