Nella illustrazione n. 26 vedete (probabilmente riconoscete), sulla sinistra, una M gotica, maiuscola e minuscola. Tradotto da Roberto Morassi cos�: Per la vispa poetessa di Rovigo fare i limericks, spesso, era un castigo. 120. Se siete bravissimi, fate in modo che le varie parole dicano qualcosa che si possa riferire alla parola da cui siete partiti. Qualcuno dice peste e corna di Trivial Pursuit. Di tali etichette � meglio fare a meno. In quei microtautogrammi che sono i giochi di poker con le parole la differenza salta all'occhio. Parca laca reca coca sica. Eliminando ripetutamente l'iniziale si ha la " decapitazione progressiva" studiata alla voce logogr�fo. In generale, poi, gli enigmisti sono tanto sordi e tonti da menar perbuone sciarade come "rosa + rio = rosario" e "arma + dio = armadio". Non tutti questi significati stanno nell'area del passatempo, del divertimento, e nemmeno nell'area della gara, dello sport. Questo per� � esattamente lo schema di un gioco di Ciro di Pers, che mi sembra bello: "Iride ride". Inversamente ci sono coppie di parole in cui il meccanismo non funziona all'occhio, bens� tanto funziona all'orecchio da comportare una sfumatura di lettera nasale, che da alveolare, N, si fa bilabiale, Detto cos� � un po' tecnico^ ma provate a sillabare ripetutamente il famoso scioglilingua sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa. suona ef-em-er, che risuona �ph�m�re, "effimero". Sì, il sogno era piacevole ma tutto il resto com’ era? (Allungare la lista pu� dare turbe psichiche: si fatica a mettere a fuoco i due termini di ogni coppia, ballano gli occhi). Canto Gregoriano, Crazy Horse,. Nel giro di poche pagine si forma una catena, sul filo dell'etimologia, certa o dubbia non ha importanza: Gedanke - Gedank - Dank - Andenken. 160 \orale - � il contrario di "scritto"; un gioco orale si fa a voce, o ad alta voce, e funziona per l'orecchio, non sempre per l'occhio. e potrebbe essere discussa la legittimit� della sua autonomia (secondo la classificazione dei giochi di parole il caso I potrebbe ridursi a un caso o in verbis coniunctis). . Non c'� da stupirsi: in certi dialetti padani non c'� una parola per indicare l'arcobaleno. Parlando, si battono sul calcolatore, di seguito, i numeri 142,154,69, e si moltiplica per 5. Ha inserito qua e l� vari giochi, tra cui un pescegatto da anima a corpo con 17 anelli intermedi: anime, anice, alice, alici, amici, amico, amido, arido, grido, guido, guado, guato, gusto, gesto, cesto, certo, corto. Io ne ho sempre parlato bene, fin da quando fu lanciato in Italia, nel 1985, perch� l'avevo visto giocare, avevo provato a giocarlo in compagnie svariate, e avevo visto a cosa serve: a rompere il ghiaccio della folla solitaria. Si sono studiati casi di "ant�podi triangolari" e "quadrangolari", che possono valere sia in modo diretto, sia in modo inverso. Gli spasimanti son sedentari. Altri si pronunciano con qualche trucco. vartiloga; altre (se aiuta la fortuna, la costanza, un certo fiuto) possono essere parole sensate. Nel 1735 era da chiss� quando "voce popolare che Verona fosse cos� detta dalle prime sillabe di Venezia, di Roma e di Napoli, quasi il buono, e 'l bello di tutte e tre queste grandi citt� contenesse". Soprawive un gioco analogo, senza attrezzature, col nome di Jotto o Giotto. Io ho fatto in tempo a sentir dire "ai temp de Carlo u", a Cremona, negli anni '30: dizione testimoniata altrove, a stampa, per riferimento "ai tempi di Carlo v". Nel Purgatorio 1.123 sembra sicuro che si debba leggere "ad orezza" ma per secoli alcuni hanno letto "adorezza". Edoardo Sanguineti ha scritto poesie come la seguente: questa frase (8, 7) da ventaglio, non firmata, non datata, � un ritaglio banale, / da un giornale: un uomo, che porta un GE sopra una spalla destra, suda, per una sega, / seriamente, l� alle prove con una lignea e liscia cosa numero 9: seguono due finestre / con imposte quasi del tutto aperte, legate con un'L. Abbiamo gi� visto mas passare dall'italiano al latino. Questa illustrazione pu� farvi venir voglia di guardare gli appunti di Ferdinand de Saussure, oppure pu� farvene passare la voglia per sempre. E una frase che fa effetto e resta impressa; se poi si va a controllare si vede che l'etimologia � "giusta", "da un punto di vista scientifico" ma si preferirebbe quasi che fosse sbagliata, perch� risulterebbe pi� suggestiva. A volte la divaricazione � di pochi gradi, il goniometro sembra registrare solo sfumature stilistiche. Nella illustrazione n. 43 in alto vedete il "monogramma costantiniano", composto dalle due lettere greche iniziali di CHRistos. Nella canzone Creola, 1926, di Ripp (Luigi Miaglia), i versi originali dicono: Creola, dalla bruna aureola, alludendo al nimbo di capelli neri di questa bellezza pagana, angelicando la diavolessa. Mozart (che aveva un rapporto spesso scherzoso con le parole, e forse col mondo), in certe lettere si firmava Trazom e prima della firma scriveva "oidda" per "addio" (scriveva in italiano). 3. Con questi strumenti anzi si fanno dei refusi forse pi� frequenti di quando si adopera una penna. Per esempio, quando la madre di Lucia avanza la proposta del matrimonio segreto le parole sono queste: "Bisogna fare un matrimonio gran destino" - la buona donna voleva dire clandestino. Tra le lingue inventate per gioco, sembra siano diffuse quattro possibilit� di storpiare l'italiano per raggiungere un certo grado di segretezza, parlando una lingua che sembri pi� o meno misteriosa e "inventata". Eran tutte parole come "tat�ri" per le quali la comunit� dei parlanti ha creduto di riconoscere una omogeneit� etimologica con altre, come "T�rtaro", e le ha deformate di conseguenza. Per esempio gli tocca di leggere un certo numero di pagine di un poema in endecasillabi: gli vien sonno, perdono il filo, non stanno pi� attenti a quel che dice il Poeta, guardano le righe nere stampate sulla pagina bianca, ce n'� di lunghe, ce n'� di corte. Per renderlo pi� facile si parte da frasi notissime e si lasciano intatte alcune parole: "non c'� baratro senza rose, meglio un buono oggi che una cattiva domani" (sabato, sole, uovo, gallina). ogni tanto nell'aula sorda e grigia risuonava l'esile voce di chi veniva interrogato, e, riassumendo la poesia, "dicendola con parole sue" esordiva: "questa � la triste storia di dodici poveri bambini che erano morti, e sei li avevano sepolti in una terra fredda come il ghiaccio e sei in una terra nera come il carbone". La rima � essenziale nei giocattoli poetici. 52 \cerniera - Gli enigmisti italiani chiamano "cerniera" il gioco di, droga-ladro-gala. Il primato del minor numero di lettere sembra appartenere a 12. rivelatori, secondo la psicoanalisi, di meccanismi associativi inconsci), certi refusi (a volte involontari, a volte maliziosamente intenzionali), e certi motti di spirito (pi� o meno intenzionali). 137 \maxiparoliere - Gioco in scatola costituito da 25 dadi recanti sulle 150 facce (6 facce per dado) 150 lettere dell'alfabeto, scelte secondo criteri approssimativi di frequenza. Complicazioni possibili. Honor� de Balzac nel romanzo Le p�re Goriot racconta che a Parigi verso il 1835 alcuni usavano "parlare in rama" aggiungendo "rama" ad ogni sillaba. Nota bene. Almeno due altri esempi: stelle, sole e glob' lunare, fra il sol la lun' sovente. Poich� inoltre alcuni autori di enigmistica "classica" intrattengono rapporti di collaborazione con periodici di enigmistica "popolare", la tradizione "classica" finisce per mantenere una rilevanza effettiva, e contribuisce da un lato a tener vivi in Italia giochi altrove estinti (come la sciarada e il rebus), dall'altro a diffonderne di nuovi (come il lucchetto). Riporto quello del Groto, dedicato a una signora Deidamia, perch� il Groto scrisse anche una tragedia intitolata Dalida, che son altre due D ben spese, e poi perch� la D mi piace: Donna da Dio discesa, don divino Deidamia, donde duol dolce deriva, debboti donna dir, debbo dir diva, dotta, discreta, degna di domino? Un equivoco con sfumatura oscena si chiama doppio senso o doppiosenso. Un simile passaggio di significato sembra sia esclusivo del latino e dell'italiano, trovando un lontano riscontro solo in lituano. Un grido: "o Salamini!" Nella pagina domenicale di giochi della Stampa 05.06.83 Roberto Casalini ha presentato indovinelli basati sull'esempio "Sal-one sal-are, bar-one bar-are". Troviamo gente che reagisce diversamente a proposito del giorno e della notte, e del maschile e del femminile; ma forse queste risposte diverse potrebbero essere ricondotte all'unanimit� se la domanda fosse formulata diversamente: le belle ragazze sono "ping" e le matrone "pong". Non deve a Napoli bensì a Genova la propria origine ( 1576 ) il gioco del lotto. Cos� Polifemo, quel balordo, controllava le pecore accarezzandole solo sulla schiena. In un endecasillabo, Francesco Petrarca � riuscito a stivarne 7, Claudio Tolomei 10. Istria, stOria, ..,-',. La cosa pu� anche dipendere dal tipo di femminilit� che la persona ha in mente. ' Annibal Caro ha avuto il coraggio di scrivere: aRsi, aLsi, osai, temei; duolo e diletto presi di voi (notare l' allitterazione A-A, D-D, doppia coppia). A Napoli si diffonde un secolo dopo ed è chiamato a lungo " il gioco dell'estrazione per li Seminarj di Genova ". A gusti di livello ancor pi� elementare corrispondono certe variet� di parole incrociate ("crucipuzzle": orrendo ma depositato) in cui tutte le lettere sono gi� stampate, e si devono solo riconoscere le parole tracciando la griglia (con linee orizzontali o verticali o oblique, come in boggle), oppure sono fornite accanto alla griglia le parole stesse, anzich� le loro definizioni, restando al solutore solo il lavoro di conteggiarne le lettere e di inserirle nella griglia rispettando le misure date. E cos'hanno in comune Albios, Vestes, Findus? Al rovesciar dei troni io fede presto: t'arride Iddio, che a te rivolto inverso i forti accenna: a vendicar son presto, ve' d'onde pei tiranni il fulmin parte? Ercole. In quegli anni un bel nome per neonati sovietici era Mels (Marx Engels Lenin Stalin). viene il nome veneziano della trottolina, "pant(alena)". Ancora continuano, come Paperino, a correre sull'abisso, campati per aria. Si insegna a sillabare "mo-na-ste-ro" e non "monas-te-ro", per� scappa detto "cos-ma" invece di "co-sma". Si finisce per scrivere tutti insieme sullo stesso foglio. Per la lettera I, ad esempio, hanno scritto: Incontri Jaguar, Kawasaki, Lotus. � � T ( � � � � � � � � ���� Giampaolo Dossena DIZIONARIO DEI GIOCHI CON LE PAROLE Scansione di Paolo Giacomoni [email protected] N.B. Anagrammi encomiastici e satirici furono diffusi in Francia nei secoli XVI-XVIII: dal nome di "fr�re Jacques Cl�ment", il fanatico assassino di Enrico III, si ricav� "c'est l'enfer qui m'a cr��" (J = i); da "R�volution Fran�aise" si ricav� "un veto corse la finira" (� = c). Se c'era pronta risposta il fazzoletto restava al nuovo giocatore che aveva risposto, che lo lanciava a sua volta; e avanti cos�, passando da una lettera all'altra. Lo sfidante risponde: "A, I", cio� indica le lettere che hanno in comune la parola proposta e la parola da indovinare. Alberto Savinio parl� di "aeiouismo". Contemporaneamente pesca una carta dal mazzo delle parole da usare, dove legge per esempio: "sciame, fava, oroscopo, fessura, farmacia". Nei pilastri della facciata del Duomo (seconda met� del secolo xi), i simboli degli evangelisti: Angelo (Matteo), Leone (Marco), Bue (Luca), Aquila (Giovanni). Le allitterazioni pi� corpose (come alcune tra quelle gi� citate) rendono evidente, tra due parole, un eventuale rapporto di omogeneit� vera o falsa, seria o scherzosa. E, come attestano i vocabolari, chi usa "calembour" intende "gioco di parole, bisticcio". La morte � la Morte la nemica de' bei giorni preziosi che fruisce l'uom voglioso di terren' felicit�. 115. uoAEI: vuotacessi. 211 \sciame-scialo-melo - Fra queste tre parole, "sciame", "scialo", "melo", esiste un rapporto che diventa evidente se le scriviamo "SCIAme + SCIAlo = melo". Per esempio ha scritto Ausonio: Res hominum fragiles alit et regit atque premit sors, Sors dubia aetemumque Labans quam blanda fovet spes, Spes nullo finita aevo, cui terminus est mors. I codici segreti sono cose per "militari e ragazzi".3 Per esempio � poco noto, e bello da vedere, e facile da usare l'alfabeto georgiano: � in alfabeto georgiano un manoscritto giovanile di Stalin, in un romanzo di fantapolitica spionaggio e detection peraltro mediocre (Payne Harrison, Storming Intrepid, Crown, 1989). Dante Alighieri registra una parola latina, "honorificabilitudinitati-bus", che � pure di 27 lettere. Charles-Fran�ois Panard ha scritto un epigramma in cui la composizione sillabica dei versi va da 1 a 6 e torna da 6 a 1: Tes attraits poubamais belle Elmire m'ont su r�duire sous ton doux empire: content quand je te vois, mon ardeur pour toi est extr�me. Comincia la riflessione su una parola, scegliamo la parola prima: pensiero. Ma, direte, perch� tante storie? Uno stesso dado pu� essere utilizzato una volta sola (il cammino zigzagante non tollera incroci). "Abracadabra!" Il terzo gioco sta nel prendere altri versi e nel deformarli. 1. Perch� fuggo il suo viso? � il caso di venti-venti, colla-colla, presento-presento, razza-razza ("om�grafi non om�foni per fon�ma") e di s�bito-subito ("om�grafi-non-om�foni per tonema"). Una buona italianizzazione del tema in EcsL:11. Si trova babebibob� sui sillabari scolastici2 e in cantilene come A, e, i, o, u, che somaro che sei tu. Si possono fare pescigatto multipli e ramificati:7 illustrazione n. 53. La sigla rifiorisce verso il XII secolo, per la p c'� il Papa: "Salus Papae Quies Regni" contro "Sublato Papa Quies Regni". Certe oscillazioni grafiche rivelano l'ambizione dell'1 di apparentarsi a un numero sacro, magicissimo (si mette il taglietto al 7 per non confonderlo coll'1, ma non si confonde l'1 col 7 se non si fa il beccuccio all'1). Fu letto busillis intraducibile passato poi a indicare punto incomprensibile, ostacolo insuperabile . Sono alfanum�riche le tastiere delle macchine da scrivere, dei computers ecc. Se per "omovocalizzazione" si pu� arrivare a garabalda partendo da "Garibaldi", � chiaro che per "omoconsonantizzazione" si pu� arrivare a "babibabbi" partendo sempre da "Garibaldi". Nel 1910 la Illustrazione italiana pubblic� questi versi di Giacomo Puccini, dedicati a un colluttorio: Lodo l'ODOL, LO DOLce licor che LO DOLor del dente scaccia di sovente. Possono essere di due tipi. + sost." Can you believe your eyes? Alcuni' raggruppano le filastrocche al centro di zone varie e parzialmente sovrapposte (burle, dileggi, insolenze e parodie; c�noni; canti cumulativi; canzoncine; conte; contrari incatenati; dialoghetti; filastrocche caudate e scioglilingua; indovinelli; ninnenanne; rime mnemoniche; rime usate dagli adulti per intrattenere i bambini. Scelta una lettera a caso, ciascuno (secondo un meccanismo analogo a quello che regge il gioco di � arrivato un bastimento) cerca parole inizianti con quella lettera, da inserire nelle quattro colonne. Sgradevolissimo alla vista, se ne possono studiare le fattezze nel libro Fate di Froud e Lee, tradotto per Rizzoli nel 1979: illustrazione n.24. La ricerca di parole sepolte pu� essere un gioco per ragazzi: "andare e venire di meretr�ci - redimere; � un vero manicomio: a dicembre sciavano in canottiera e i genitori non li lasciano correre - Roma, Brescia, Torino". 155 \om�grafo - Sono om�grafe due parole che si scrivono nello stesso modo. Mentre la francese contrep�terie spesso parte da una frase anodina per arrivare a una frase indecente, l'inglese spoonerism spesso parte da una frase anodina per arrivare a un'altra non meno anodina (cos� negli esempi citati, anche se quelli piccanti non mancano del tutto). 156 \omosintassismo - Si prende una frase (frase di partenza) e se ne scrivono le parole, una per una, in colonna, sulla sinistra d'un foglio. 67. L'augurio salutare della Y era confermato dal fatto che la Y fosse anche l'iniziale della parola yghi�ia, salute. 117 \iniziale - Prima lettera di una parola: "i nomi propri si scrivono con l'iniziale maiuscola". Ma molti cantavano un'altra canzone, "Tu non mi lascerai, perch� ti voglio bene", di D'Anzi-Galdieri, pronunciando "perch�" con una E larga, prosperosa, giunonica, e "b�ne" con una E stretta, attillata, aguzza. nota: In H come Homicide Sue Grafton fa un gioco di numerologia sulla data di nascita della protagonista, in cui compare tre volte il 5; e quando si presenta col nome (falso) di Hannah Lee Moore questa protagonista si sente dire con prontezza: "Non ci credo. Riconoscere una coppia di all�tropi � uno dei momenti pi� divertenti nello studio dell' etimologia: si sente un forte, confortante sapore di medioevo contadino. Lo slogan garibaldino (bella roba) "o Roma o morte" si prest� ad essere ridicolizzato ai tempi della Marcia su Roma (1922) in riferimento alla stazione ferroviaria che si trova prima di arrivare alla Citt� Eterna (bella roba): "o Roma o orte". Per un analfabeta l'alfabeto � un codice segreto. hanno valore crescente i semi: Cuori, Quadri, Fiori, Picche. Forse pu� essere blandamente divertente sottoporre il risultato a qualcuno, chiedendogli: che gioco �? L'anagramma di "ossimori nascosti" � "assiomi scontrosi". Per inversioni ancor pi� minuscole, in americano o.K � quasi esattamente il contrario di K.o. Il libro � opera di Giovanni Finazzi, sindaco di omegna, morto nel 1833. 30. � oppurtuno citarne almeno una perch� i colleghi dell'Incarriga, letterati e critici letterari, tengono a occultarle; � un peccato poterne citare solo una. 129 \lingua inventata - Ci sono lingue inventate per ragioni serie e lingue inventate per gioco. Nella imitazion della natura nessuno istrumento d'arte � pi� vivo, agile, acuto, vario, multiforme, plastico, obediente, sensibile, fedele. La definizione di "giocattolo poetico" si deve probabilmente a Gianni Rodari. Ad alcune sfugge la presa, precipitano in un burrone di nonsenso cottolengoso. sul serio!" Un esempio ancora migliore: "turbata libert� degli incanti" da un lato pu� sembrare un verso postermetico, dall'altro pu� essere un articolo del Codice Civile in cui si prevede che un comportamento scorretto alteri il libero svolgimento di vendite all'asta. Giuliano Giunchi ha fissato la regola per questo gioco: si toglie la lettera centrale dalle parole con numero di lettere dispari, una delle due lettere centrali dalle parole con numero di lettere pari. Se sul tavolo ci fosse, fra le altre 99, la carta con scritto "e il naufragar m'� dolce in questo mare", chi saprebbe impadronirsene con prontezza sentendo recitare "sempre caro mi fu quest'ermo colle"? un gioco numerologico molto complesso fa Kurt Vonnegut in Hocus Pocus. Il pi� breve, dopo aver saltato la C, s'interrompe scoraggiato a E. Quel graffito � "ABDE". Sono un po' parole inventate quelle che vediamo alla voce etimologia (per "etimologie sbagliate in buona fede"). Le Avventurose disavventure di Giambattista Basile si chiudono con quattordici echi. Anche nel verso di Lorenzo Lippi ben tu puzzi di pazzo ch'� un pezzo il secondo e terzo elemento rientrano propriamente nella famiglia del 28 \baced�fo - Distruzione del linguaggio a cui si arriva applicando le regole di giochi come quello per cui "Garibaldi" diventa sia "garabalda" ("omovocalizzazione") sia "babibabbi" ("omoconsonantizzazione"); poi, con "vocalizzazione c�clica", si arriva a "garebildo", con "consonantizzazione c�clica" si arriva a "bacidafgi", e fondendo le due operazioni si approda a "bacedifgo", che, semplificando, si riduce a "bacedifo": col che tutte le parole di tutte le lingue diventano un identico pastone demenziale. E quell'odio contro don Rodrigo, quel rodio continuo che esacerbava tutti i guai, e avvelenava tutte le consolazioni, scomparso anche quello. Il tracciato dei binari tagliava giusto a mezzo il luogo sacro di Làgole ma nessuno se ne accorse e le leggende continuarono a proliferare. Terza variante. Un po'di tenerezza, una carezza... Turpi catene! Pongo la mossa a mago pensoso. Nel 1910 fu nominato senatore. Ammesso che quelli della nostra classificazione siano giochi "di" parole, maggior libert� di raggruppamento e ammasso ci riserviamo per i giochi ai quali allude il titolo del presente volume, dicendo di voler giocare "con" le parole. Fu scoperta nel 1553 nelle campagne di Arezzo e restaurata da Benvenuto Cellini, fu conservata per un periodo in Palazzo Vecchio dove Cosimo I dei Medici la volle accanto al proprio trono, fu poi spostata nella villa medicea di Castello perche' la sua presenza in Palazzo Vecchio era ritenuta funesta. S'era gi� visto descritto in vari autori.
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perche il gioco si chiama scarabeo